Il PEG Programma esecutivo di gestione è un documento previsto dal bilancio di previsione che principalmente permette ai responsabili dei servizi di emettere le cosiddette “determinazioni”, atti formali, con cui i dirigenti stessi, in certi casi e fino ad un tetto 40.000 €, possono sostituirsi alla Giunta comunale.
Tramite le determinazioni i dirigenti si assumono delle responsabilità verso l’esterno e per questa responsabilità viene corrisposta una adeguata indennità.
Fino all’approvazione del PEG da parte della Giunta comunale i dirigenti comunali hanno percepito integralmente la loro indennità, senza poter svolgere una parte importante delle attività per cui l’indennità stessa veniva loro corrisposta. La Corte dei Conti, a seguito di una richiesta di informazioni verifica ora eventuali mancanze.
Con delibera di consiglio n. 2 del 21.1.2016 è stato approvato il bilancio di previsione 2016. Tale documento previsionale contabile è il primo documento redatto con le modalità dei cosiddetti nuovi “bilanci armonizzati”. Tra le novità introdotte da dette nuove disposizioni, vi é tra le altre l’obbligo di predisposizione del Piano esecutivo di gestione, il cosiddetto PEG, entro il termine di 20 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione, quindi nel nostro caso entro il 10.2.2016, ma contrariamente a quanto previsto, solo alcuni giorni fa, (29.7.2016) quindi in “clamoroso” ritardo la Giunta ha fatto quanto dovuto.
La normativa stabilisce che solo i comuni della provincia che, come il nostro, hanno più di 15.000 abitanti, (Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico, Laives) siano obbligati ad approvare il PEG.
In ogni caso Laives è l’unico tra questi Comuni ad aver approvato in grande ritardo tale importante documento, Merano,Bolzano e Bressanone hanno fatto quanto previsto dalla normativa nel già nel gennaio di quest’anno, Brunico addirittura nel dicembre 2015!
È necessario porre l’accento su alcune rilevanti “ricadute” di questa ritardata approvazione.
Tramite il PEG il legislatore prevede che sia operata la chiara “demarcazione” tra compiti d’indirizzo politico e quelli di gestione amministrativa. Come detto, questa amministrazione, ha atteso quasi 6 mesi per dotarsi del PEG, non esercitando in questo periodo, la prevista esclusione degli organi politici da qualsiasi attività di natura gestionale, caratterizzandosi per una attività amministrativa che ne è risultata inevitabilmente rallentata, in quanto la Giunta è stata costretta a ricorrere alle delibere ad esempio per acquistare un barattolo di colore o un chilo di chiodi per il cantiere.
La mancanza del PEG diventa ancora più grave quando si considera che è solo successivamente all’approvazione del documento che i dirigenti possono firmare le cosiddette “determinazioni”.
Le determinazioni, rappresentano gli atti formali mediante il quale i responsabili dei servizi, i dirigenti appunto, si sostituiscono alla giunta, esercitando la cosiddetta potestà di gestione finanziaria tecnica ed amministrativa, anche assumendo direttamente impegni di spesa fino ad un tetto di 40.000 €.
L’aspetto interessante di questa mancanza è che questa amministrazione ha corrisposto, per una larga parte dell’anno, un indennità ai dirigenti , prevista anche per le responsabilità che gli stessi con le determinazioni si assumono. È stata quindi corrisposta ai dirigenti una indennità per un servizio che i dirigenti stessi, in assenza del PEG, non erano messi in grado di prestare.
Non essendo in grado di stabilire se in questo caso si possa parlare di danno erariale, anche se a grandi linee questa è l’impressione che se ne ricava, il consigliere Zanvettor ha inviato una segnalazione con richiesta di informazione alla locale sezione della corte dei conti.
La corte dei Conti ringraziando per la segnalazione, ha immediatamente interessato della questione l’ufficio enti locali della provincia ed assicurato che ne terrá conto nell’ambito della propria attività istituzionale di controllo.
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