Riccardo dello Sbarba smentisce il Presidente Kompatscher
CHE COSA SUCCEDE SE VINCE IL NO?
Da subito la Provincia ritira ogni finanziamento.
Intanto la proprietà dell’aeroporto è passata o sta passando alla Provincia in base al „Piano Nazionale aeroporti” entrato in vigore il 2 gennaio e alla Norma di attuazione n. 115 del 1773 (ci è stato infatti comunicato che non serve una nuova norma, basta questa del 1973 – benissimo). Le trattative tecniche per il passaggio sono tuttora in corso, a breve dovrebbero essere concluse.
Fin qui credo siamo tutti d’accordo.
Poi il Landeshauptmann dice: a quel punto però la competenza per l’affidamento della gestione resta all’Enac (o allo Stato), che lo metteranno a gara. Oppure lo metterà a gara la Provincia, su questo ho trovato differenti dichiarazioni di Kompatscher. Comunque cambia poco: verrà messo a gara e i voli continueranno, ma gestiti da qualcun altro. Questa la tesi del LH (che, detto tra parentesi, è come dire ai cittadini e alle cittadine: è inutile come votate, tanto il risultato non cambia – un messaggio che da chi ha convocato il referendum non mi sarei aspettato).
Qui i nostri punti di vista divergono. Infatti il Landeshauptmann salta un passaggio: la gara dovrà esserci SOLO se l’aeroporto verrà mantenuto in categoria 2C, che prevede voli passeggeri commerciali (di linea e charter). Ma qui è il punto: che resti in categoria 2C non è obbligatorio!
La Provincia può declassificarlo a una categoria inferiore (una delle categorie che iniziano per 1), eliminando le attività commerciali. A quel punto niente gara: resta un campo di volo molto più piccolo, per protezione civile e sport (alianti).
La competenza per fissare la categoria la Provincia ce l’ha: il „2C” è nella legge messa a referendum. Se la legge viene bocciata, vuole anche dire che la popolazione non è d’accordo con l’aeroporto di quelle dimensioni e la de-classificazione sarebbe un modo di rispettare la volontà popolare.
Credo che su questo il Landeshauptmann non può che confermare.
Leggo sul Corriere di oggi che a domanda su questo punto Kompatscher risponde che una de-classificazione dell’aeroporto risveglierebbe l’attenzione della Corte dei Conti. Interpreto così le parole del LH: la Corte rimprovererebbe alla Provincia di aver buttato via 120 milioni senza riuscire a trarre profitto dall’aeroporto. Ovviamente qui la responsabilità prima è di chi ha voluto questa avventura dell’aeroporto, non può essere un argomento contro il voto di chi vi si è opposto!
Ma provo a fare qualche obiezione cercando di assumere il più possibile il punto di vista del Presidente.
Primo, con questa logica, più grosso è il buco finanziario e più dovremmo insistere: c’è qualcosa che non va.
Secondo, la Provincia potrebbe dire che vuole rispettare la volontà popolare.
Terzo, che vuole evitare ulteriori perdite di denaro pubblico, in quanto l’aeroporto non è mai stato redditizio.
Quarto faccio notare che lo scenario che paventa Kompatscher se vince il no, si verifica anche se nel 2022 non vengono raggiunti i 170.000 passeggeri. Anche in questo caso la Provincia dovrà cessare i finanziamenti (lo prevede la legge) e dunque anche Kompatscher ha bisogno di un piano B, di una via d’uscita. Che è appunto quella del declassamento.
Quinto, infine, io prevedo questo: che se faranno la gara, questa andrà deserta. Non credo ci sia un privato che voglia prendersi un aeroporto che non funziona, per di più già bocciato da un referendum popolare. E se la gara andrà deserta, allora la declassificazione sarà obbligatoria.
NUMERO VOLI E IMPATTO AMBIENTALE.
Qui un po’ sono deluso. Come si fa a dire ancora che saranno 4-5?
Chiariamo: loro dicono che i 4-5 voli al giorno basteranno per raggiungere 170.000 passeggeri, ma questi sono solo la condizione minima (entro il 2021) per continuare il finanziamento pubblico. Attenzione, però: questo non vuol dire il raggiungimento della parità di bilancio!
Basta leggere il „piano di sviluppo”: l’anno in cui secondo le proiezioni questo numero minimo (170.000) è raggiunto è il 2018, ma nel conto economico dello stesso „piano” per questo anno si prevedono perdite di esercizio tra 6 e 7 milioni. Il pareggio (che è l’obbiettivo del „piano) è previsto solo nel 2035 con 540.000 passeggeri e 44 voli/giorno di punta di grandi aerei, tra cui 24 grandi turboelica e 20 jet. È tutto scritto nei documenti ufficiali, basta leggere.
Sui voli, il loro numero e il loro impatto ambientale, si è espressa chiaramente l’Agenzia per l’Ambiente.
In sintesi, questi sono i dati nel parere dell’Agenzia:
Voli: da 40 a 50 al giorno.
Rumore: aumento tra gli 8 i i 10 decibel in media (il rumore percepito per singolo decollo e atterraggio è molto più alto).
Emissioni: aumento dal 150% al 400%.
L’Agenzia per l’Ambiante è un ufficio della Provincia, dunque non certo di parte, tanto mento di parte contraria all’aeroporto. Hanno fatto i conti e questo è il risultato di un „aeroporto funzionante” secondo il piano di sviluppo.
Il parere dell’Agenzia è scaricabile qui: http://www.provinz.bz.it/service/resdownload.aspx?source=VIA-UVP&ID=2FCDE333EE1194A2E050007F01005C46
Riccardo Dello Sbarba – 27.04.2016
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