I lavori di realizzazione del Twenty-bis, per il nuovo centro commerciale provinciale, procedono a grandi passi. Il tutto avviene sotto l’enorme spada di damocle rappresentata dal piano di rischio aeronautico che vieta in alcune aree di tutela, lungo la direttrice di atterraggio e decollo (l’area di via Galilei rientra in queste aree) l’apertura di strutture ad elevato affollamento. Le specifiche ENAC sono a riguardo molto precise e non lasciano spazio a interpretazioni di alcun tipo, vietano infatti: (riportiamo testualmente)
• insediamenti ad elevato affollamento, quali centri commerciali, congressuali e sportivi a forte concentrazione, ecc…;
• costruzioni di scuole, ospedali e, in generale, obiettivi sensibili;
• attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale.
Nei giorni scorsi il sindaco di Bolzano Spagnolli si è espresso contro questo piano di rischio aeroportuale definendolo una notevole limitazione per lo sviluppo edilizio ed economico della città di Bolzano: «Dobbiamo chiederci cos’è bene per la città. Stare immobili e perdere occasioni o andare avanti? Non possiamo dire sempre no. Il piano di rischio che risale al 2010 è eccessivamente restrittivo, va alleggerito, contiene limitazioni all’espansione che giudico pesanti oltre che penalizzanti. È necessario metterci mano, presenteremo noi – insieme ai comuni di Laives e Vadena – una proposta all’ENAC. Il Comune deve dare la possibilità di lavorare agli imprenditori che fanno la ricchezza di Bolzano Sud o se ne andranno portando altrove questa ricchezza »
Al sindaco di Bolzano vogliamo ricordare che il vigente piano di rischio ENAC, che ha come unico scopo quello di proteggere le popolazioni che risiedono nei dintorni di un aeroporto civile, a noi laivesotti va bene cosí com’é, non abbiamo alcun interesse o intenzione di richiedere a ENAC quella che, di fatto, altro non é che una riduzione del grado di sicurezza per i nostri cittadini. Il nostro comune ha a riguardo idee molto chiare, la strada e le scelte fatte, vanno in una direzione molto diversa da quella che intende seguire Bolzano. Come certamente Spagnolli sa, Laives ha avviato tempo addietro un ricorso al TAR (ancora in attesa di giudizio) contro la Provincia per l’aeroporto di Bolzano e il suo recente ampliamento, l’amministrazione di Bolzano, non ha ne appoggiato, ne condiviso tale ricorso.
La vera soluzione alla questione aeroporto, a Laives l’abbiamo capito da tempo, a Bolzano pare ancora no, é quella di chiudere questa struttura dai costi esorbitanti e di nessuna utilitá per la stragrande maggioranza dei cittadini sudtirolesi e non quella di rendere inefficace il piano di sicurezza ENAC.
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